di Marco Maria Freddi
Secondo il calendario lunare ancestrale, stiamo attraversando il periodo delle faine. La faina è un predatore noto per la sua astuzia: è un animale solitario, cinico, pratico, concreto, realista e molto egoista. La scorsa primavera, la Caritas di Parma, attraverso la sua responsabile Maria Cecilia Scaffardi, affermò che “Ponte Nord” a Parma non ospitava persone, ma le monitorava e solo di tanto in tanto ne trovava.
Oggi, pochi mesi dopo, l’amministrazione di sinistra e progressista parmigiana ritiene necessaria la presenza dell’esercito nelle “aree degradate” a causa di temibili criminali e immigrati che vivono sotto il ponte e che di giorno commettono atti orribili come sventrare, violentare, sodomizzare e rapinare quotidianamente i cittadini di Parma. Insomma, un presidio importante nell’ottica di prevenzione e contrasto alla criminalità, dove la presenza dell’Esercito nel territorio, sicuramente apprezzata dalla cittadinanza, tutelerà la comunità cittadina. D’altronde, la sicurezza è una delle priorità dell’amministrazione progressista di sinistra, e intendono dimostrarlo con i fatti.
Il Sindaco, che credevo di conoscere, spera che l’esercito arrivi tra gennaio e febbraio.
La città sudamericana dipinta da Paolo Scarpa durante la campagna elettorale del 2017 era, dunque, una realtà. Secondo il calendario lunare ancestrale, viviamo il periodo delle faine. Essendo quest’animale cinico, pratico, concreto, realista e molto egoista, i politici della discontinuità hanno capito che la loro rielezione e il gusto del potere passano attraverso il dare risposte alle percezioni dei cittadini. Se poi queste politiche sono di destra, poco importa. Ciò che conta è che il carro elettorale della nuova, nuovissima amministrazione della discontinuità possa continuare a susseguirsi a sé stessa.
I principi, i pensieri, i valori, sono roba da figli dei fiori.
Cari compagni, cari amici, non biasimo il politico che utilizza l’esercito per dare risposte e curare la sua rielezione. Biasimo, rimprovero e condanno un’amministrazione progressista e di sinistra che se ne frega dell’accoglienza dei poveri e delle disuguaglianze. E come qualsiasi amministrazione di destra, per dare risposte mediatiche, propaganda unità di strada delatorie, dormitori, mense e sgomberi di poveri senza offrire nulla come soluzione reale a una complessità che potrebbe non essere popolare, ma la cui risoluzione è responsabilità è di chi si proclama progressista e di sinistra.
Secondo il calendario lunare ancestrale, viviamo il periodo delle faine. Le rispetto, ma non le voterò mai più.
(13 dicembre 2023)
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