di Marco Maria Freddi #CaroDirettore twitter@parmanotizie #Sociale
Caro Direttore,
potrebbe sembrare un bel racconto di Natale e sono certo tutto il Consiglio Comunale gioirà a posteriori e in sede impropria nel leggere oggi, su questo quotidiano, ciò che il cuore di questa Città ha fatto.
L’associazione di cui sono presidente, People First, si è fatta carico di una iniziativa che ha coinvolto la Città, parlando con le associazioni dei proprietari di immobili, gli enti privati e con la Chiesa locale, i quali enti pubblici, privati e religiosi hanno messo a disposizione 500 alloggi per 500 nuclei, famiglie di Albanesi che hanno perso tutto ad iniziare proprio dalla casa.
Sono cinquanta i morti del recente terremoto in Albania, migliaia le persone sfollate e Parma, grazie anche all’appoggio politico dei suoi consiglieri di maggioranza ed opposizione – fatemi sottolineare il particolare ringraziamento che devo al gruppo della Lega per il suo appoggio espresso nello scorso Consiglio, evidentemente funzionale al loro restyling già vetusto in chiave antirazzista [sic] – cinquecento famiglie entreranno a far parte del tessuto sociale della città.
Incontreremo presto l’assessorato al welfare, l’ufficio casa del Comune, l’Acer e la Prefettura per definire gli aspetti tecnici-legali ma ciò che davvero è importante è sottolineare la solidarietà di una Città, una solidarietà che è pari solo al ricordo di ciò che è accaduto in occasione dei boat people negli anni ’80.
Una gara di solidarietà che affonda le radici nella Costituzione, il senso di umanità che affonda nella nostra Costituzione, ribadito e fatto corpo da questa Città, Parma, medaglia d’oro alla Resistenza, dai suoi abitanti e da questo Consiglio da parte di tutti i suoi Consiglieri, alcuni dei quali devono avere ingoiato amaro, salvo poi nascondere il rancore sotto comunicati stampa che nemmeno troppo sottilmente alludono al nemico islamico sconfitto dal prode condottiero albanese attorno al ‘400, inneggiando non alla Costituzione Italiana, ma al credo ortodosso caro all’amico e sodale russo e chiarendo che per loro esistono musulmani di serie a e musulmani di serie b.
Una bella storia, una bella storia di Natale da raccontare ai nostri figli e nipoti, una bella storia per il Natale, una storia che rende merito alle radici Cristiane che tutti dicono di difendere brandendo crocefissi, bibbie, rosari e rapporti diretti con madonne slave che nemmeno Bergoglio riconosce, ma che la nostra Città ha reso vere. Senza tanti proclami. E con l’augusto support-accordo, laissons-faire di una Lega sempre più cangiante e confusa.
Una storia, un racconto che vorremmo sentire – anche dai buoni consiglieri leghisti – ogni giorno unitamente ad una spiegazione proposito di sì subitanea ed inaspettata metamorfosi…
(19 dicembre 2019)
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