Il Laboratorio Aperto, inaugurato nell’aprile 2022, festeggia il suo terzo anno di attività.
Frutto della ristrutturazione di un’importante porzione del Complesso di San Paolo, resa possibile con fondi europei della Regione Emilia-Romagna, fa parte della rete regionale dei Laboratori Aperti con la presenza di un laboratorio in ogni capoluogo di provincia dell’Emilia-Romagna. La sede di Parma, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia dal 2015, è dedicata alla promozione e alla divulgazione della cultura dell’eccellenza agroalimentare ed enogastronomica.
E’ qui, quindi, che trovano spazio conferenze, seminari, incontri, laboratori per adulti e bambini dedicati alle tematiche della gastronomia con professionisti rinomati a livello nazionale, nonché importanti momenti di scambio con le altre Città Creative per la Gastronomia del mondo.
Nel corso del 2024 si sono registrate quasi 4 mila presenze agli eventi Lab per un totale di 78 iniziative, programmate da aprile a dicembre 2024.
Il 2025 prende avvio negli spazi di Vicolo delle Asse e nella Sala Show Cooking di Piazzale della Pace con il palinsesto di “In fiore!“: eventi, incontri, iniziative e show cooking dedicati alle erbe e ai fiori che, mai come in questa stagione, trionfano nei prati, nei boschi e, perché no, sulle nostre tavole.
L’uso di fiori ed erbe spontanee in cucina infatti ha origini antichissime e affonda le radici nelle tradizioni popolari di molte culture. Già i Greci e i Romani aromatizzavano i propri piatti con petali di rosa e viole; mentre i monaci medievali utilizzavano erbe officinali per insaporire e curare. Nei secoli passati, le erbe selvatiche e i fiori commestibili erano inoltre ingredienti imprescindibili nelle cucine rurali. Borragine, con il suo sapore fresco e leggermente salato, tarassaco, noto per le sue proprietà depurative, sambuco, utilizzato per sciroppi e frittelle profumate, sono solo alcuni degli infiniti fiori e piante che guarnivano le tavole dei nostri antenati. Un’usanza che, con l’avvento dell’industrializzazione nella cucina moderna e con la sua standardizzazione, si è affievolita per tornare però, negli ultimi anni, a una profonda riscoperta dell’utilizzo di fiori e piante selvatiche, grazie anche all’interesse crescente verso la sostenibilità, la biodiversità e l’approccio “foraging”, ovvero la raccolta consapevole di ingredienti spontanei direttamente in natura.
La rassegna è stata presentata oggi dal Sindaco Michele Guerra e dell’Assessore alla Città Creativa Unesco Marco Bosi.
Il Sindaco Michele Guerra ha dichiarato: “Festeggiare il compleanno dei Laboratori Aperti significa riconoscere l’importanza che questi spazi hanno acquisito nella nostra città, in un luogo splendido come il complesso di San Paolo che è stato oggetto di uno dei recuperi più belli nella storia recente di Parma. I nuovi Laboratori sono legati al valore di Parma Città della Gastronomica UNESCO e sono uno spazio di elaborazione di pensiero e di attività culturali ed enogastronomiche, workshop e seminari. Tutto questo ha accresciuto notevolmente le competenze della città in questi settori con la presenza di figure importanti a livello nazionale e internazionale. I Laboratori sono andati oltre quella che era la loro vocazione iniziale e oggi ospitano diverse attività che la città propone ai visitatori, ai turisti ai suoi stessi cittadini. Quindi continuiamo su questa strada e rafforziamo quella che è la missione di Laboratori Aperti puntando sull’incontro, sul confronto e sul dialogo per costruire quella che è la fortuna della Parma del futuro”
L’Assessore alla Città Creativa Unesco Marco Bosi ha commentato: “Festeggiamo il compleanno del Laboratorio Aperto Parma ad ormai tre anni dalla sua inaugurazione. È una scommessa vinta che si basa non solo sul contenitore ma soprattutto sul contenuto che ha saputo dare valore a questo spazio. Un luogo che è diventato un punto di riferimento per la cultura gastronomica della nostra città”.
Son intervenuti tutti i soggetti convenzionati con il Laboratorio Aperto a partire da Giancarlo Gonizzi, Coordinatore dei Musei del Cibo della Provincia di Parma, insieme a Giorgio Maria Zinno, dell’Associazione Gastronomi Professionisti e a Giovanni Ballarini, Presidente onorario dell’Accademia Italiana della Cucina ed Enrico Maletti, noto esperto di dialetto locale.
La conferenza è stata anche l’occasione per presentare l’intero programma dei mesi di maggio e giugno con la degustazione di un piatto floreale a cura di Barbara Dall’Argine, chef dell’Osteria Tre Ville, consorziata con Parma Quality Restaurants, e una sorpresa a cura dell’Associazione Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano.
Altri importanti ospiti del palinsesto primaverile saranno a maggio il professor Alberto Capatti, noto storico della gastronomia italiana e primo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo nonché direttore scientifico di CasArtusi, e Fabrizia Meroi, chef del ristorante stellato Laite di Sappada (UD), un piccolo mondo incantato dove le materie prime dipingono i piatti di colori e sapori.
Ma gli incontri in programma non si fermeranno qui. Fino all’ormai consueta tortellata di San Giovanni nel Chiostro della Fontana del Complesso di San Paolo tanti saranno infatti gli appuntamenti dedicati a fiori ed erbe, al loro utilizzo e ai loro benefici che ci accompagneranno verso l’estate come le serate a cura de La Giustrela, azienda agricola che produce artigianalmente confetture e sciroppi a base di erbe, funghi e frutti selvatici, raccolti esclusivamente nel Parco dei Cento Laghi, e Golena Aperta, un progetto di abitare resistente e di valorizzazione di un luogo magico, la foce del torrente Parma.
Parallelamente, il Laboratorio Aperto tornerà a ospitare momenti di approfondimento e alfabetizzazione digitale legati in particolar modo alle nuove tecnologie e alla comunicazione enogastronomica grazie ai fondi europei della Regione Emilia-Romagna: un’occasione davvero interessante per imparare o approfondire temi strategici.
Già nel mese di aprile sono cominciate infatti le attività di approfondimento tra cui il corso in giornalismo enogastronomico a cura di Anna Prandoni e della redazione di Gastronomika. Un’intensa due giorni durante la quale i corsisti hanno potuto apprendere le basi della comunicazione gastronomica digitale, indagando temi a loro cari con giornalisti, redattori e ospiti che hanno senza dubbio arricchito il bagaglio di conoscenze.
A partire dal mese di maggio saranno invece attivati diversi corsi dedicati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, per imparare a usarla con competenza e senza paura nella vita di tutti i giorni, nelle pratiche di lavoro più standardizzate e, perché no, in cucina e nell’alimentazione quotidiana mentre in giugno saranno previste altre giornate formative per ristoratori, cantine, piccole e medie attività enogastronomiche e professionisti dell’enogastronomia: quattro incontri della durata di un giorno per imparare la comunicazione digitale del food&wine con professionisti del settore e ospiti speciali.
Sempre a giugno e luglio tanti appuntamenti saranno dedicati anche a bambini e ragazzi dagli 8 ai 17 anni, realizzati in collaborazione con la Cooperativa L’Ecole, per far sì che le nuove tecnologie vengano padroneggiate con tranquillità fin dalla più giovane età.
Il programma completo degli appuntamenti – tutti gratuiti – sarà reso disponibile quanto prima sul sito laboratorioapertoparma.it o sui canali social @laboratorioapertoparma.
(9 maggio 2025)
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