di I.G.
Si è tenuta nella mattinata di martedì 7 marzo la conferenza stampa indetta dal Centro Etica Ambientale di Parma presso Info Point sottopasso Ponte Romano.
A coordinare l’incontro era il professor Renzo Valloni del Centro Etica Ambientale, (la cui introduzione è nel video), tra i relatori anche il prof Michele Zazzi per il Gruppo di Ricerca Tecnica e Pianificazione Urbanistica dell’Università di Parma, settore che a dispetto del nome si occupa di città, e che vuole trovare soluzioni per agire in contrasto con il cambiamento climatico che stiamo vivendo.
Sono stati illustrati i risultati emersi in seguito ai dati raccolti con il questionario online che in due mesi è stato compilato da 1343 persone in perfetto anonimato e gli organizzatori hanno specificato che tutti coloro che hanno risposto alle domande lo hanno fatto in modo attento e riflessivo e come nessuno abbia lasciato in bianco una delle 13 domande.
Io lo ho compilato, ma non so chi siano gli altri 1342.
Visto il risultato e stante il gradimento dimostrato dai cittadini e la rilevanza delle informazioni raccolte gli organizzatori hanno deciso di estendere la disponibilità del questionario per la compilazione online fino al 31 marzo 2023 data in cui verrà definitivamente chiuso, per cui vi indico il link se volete compilarlo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc27rwqnZiAcH5IHnRJqMfiCnb8g_qbz0nIvICIDyNI1i__xg/viewform.
E’ stato molto interessante sentire illustrare il concetto della “desigillazione del suolo”. Con parole semplici ed infografiche accattivanti è stato spiegato come l’ormai sempre più preponderante impermeabilizzazione del suolo è fortemente impattante a livello di cambiamento climatico ed è fortemente collegato al drenaggio delle acque. Quello che è emerso da questo sondaggio che si inserisce in un intervento di tipo botton-up è l’esigenza sempre più sentita da parte della ricerca di interagire promuovendo percorsi partecipativi al fine di sensibilizzare i cittadini sugli effetti del cambiamento climatico e sul ruolo del verde urbano. Venendo ai dati raccolti emerge come risulta che le risposte fornite dalle femmine superano quelle dei maschi nel rapporto di 3 a 2 e che l’intervallo di età 15-70 anni contiene il 91% delle risposte che si distribuiscono in modo relativamente uniforme nelle classi interne di tale intervallo.
Da questa prima rilevazione se ne ricava un forte interesse da parte dei giovani a questo tipo di argomenti.
La composizione degli studenti è stata elevata rappresentando oltre il 36% del campione e il preside del liceo classico Romagnosi, la cui scuola ha partecipato alla raccolta dati, ha confermato tale attitudine. In particolare alla domanda “quanto consideri rilevante il ruolo del cambiamento climatico sulla tendenza all’aumento di primavere-inverni secchi e grandi siccità estive, piogge intense, grandinate e trombe d’aria” il 90% ha risposto MOLTO RILEVANTE e l’1% IRRILEVANTE.
Alla domanda “quanto consideri rilevante il ruolo del cambiamento climatico sulla tendenza all’aumento delle temperature e della frequenza delle ondate di calore” l’89% ha risposto MOLTO RILEVANTE e l’1% IRRILEVANTE.
Alla domanda se, a seguito di piogge intense, grandinate, vento forte e trombe d’aria, nel proprio quartiere si sono verificati episodi con allagamenti o alluvioni o danneggiamento di beni pubblici/privati, il 54% ha risposto ALCUNI, il 10% NUMEROSI e il 10% NESSUNO.
Infine alla domanda su “quali possano essere gli effetti (impatti) sulla città di Parma di primavere-inverni secchi e grandi siccità estive, ondate di calore, piogge intense, grandinate e trombe d’aria”, ai primi cinque posti si collocano i seguenti impatti:
- Effetti negativi sulla salute per cattiva qualità dell’aria (inquinanti secondari tipo ozono);
- Allagamenti e alluvioni, alla pari con 2.1 Ridotta fruibilità/vivibilità dell’ambiente esterno per persone e animali;
- Limitazioni della fornitura di acqua potabile;
- Degrado delle aree verdi e del verde stradale;
- Aumento dei decessi fra le persone molto anziane e fragili, alla pari con 5.1 Effetti negativi su sicurezza e benessere dei lavoratori in ambiente esterno.
I quartieri maggiormente rappresentati nel sondaggio sono stati:
- Parma Centro con il 26%, Cittadella con il 13%, Oltretorrente con il 12% e Montanara con il 9%.
- E’ innegabile quindi come, pur essendo considerata la presenza di chi ha compilato il questionario, rappresentativa di tutti i quartieri a farla da padrone sono stati i quartieri che a diverso titolo risentono in maniera più significativa dei cambiamenti climatici.
- Il Centro e l’Oltretorrente per la forte presenza di cementificazione, il Cittadella perché vede un progressivo degrado delle sue zone verdi, e il Montanara che risente ancora della innondazione di qualche anno fa.
Va ricordato infine come l’iniziativa nasce dalla collaborazione stabile fra Centro Etica Ambientale, Università di Parma e Arpae ed è stata arricchita dai contributi dei partner del progetto “Green In Parma”. Il sondaggio è stato patrocinato da: Associazione Donne Ambientaliste – ADA Onlus Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Parma Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma, Confederazione Nazionale dell’Artigianato – CNA Parma Liceo Gian Domenico Romagnosi, Parma Repubblica Parma (media partner).
E’ un buon esempio di sensibilizzazione e di partecipazione da seguire e perseguire, e viene da chiedersi come mai mancano le amministrazioni locali.
(7 marzo 2023)
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