Maritza: i misteriosi delitti della chiromante di Gian Guido Zurli e Edoardo Fregoso
di Isabella Grassi
Si è tenuta venerdì 12 maggio nella Sala Drei presso l’archivio di stato di Parma, la presentazione del libro “Maritza: i misteriosi delitti della chiromante", libro scritto a quattro mani da due autori Gian Guido Zurli e Edoardo Fregoso, coppia già affiatata e giunta ormai alla terza opera. Consiste in una ricerca a tutto campo su Bice Carrara, sedicente chiromante, di cui viene illustrata la vita e la morte, attraverso i delitti, gli sviluppi processuali e il suo “suicidio”. I fatti raccontati nel libro, avvenuti nella città di Parma, sono stati ricostruiti tramite gli archivi storici, ed ecco quindi che partendo dai reperti della Polizia Scientifica e dai fascicoli processuali (non sempre puntuali, ma sempre ricchi di elementi e di “strane fonti”) gli autori, complice il fatto che Gian Guido Zurli sia anche regista, hanno mostrato una ricostruzione in 3D dei luoghi dei delitti commessi dalla Chiromante e del suo “suicidio” avvenuto in carcere il 2/11/1886 nel giorno dei morti.
Un interessante intervento è stato quello sull’importanza dell’analisi grafologica e che rappresenta un quid pluris di questo libro. Lo studio della grafia dovrebbe venire maggiormente utilizzata per cercare elementi nel reato, per meglio comprendere la capacità di intendere e volere, come ausilio e supporto di una perizia psichiatrica. Elisabetta Venturi Alvino che ha contribuito con Raffaella Sette al libro ha compiuto una digressione sui serial killer, sulla loro esistenza fin dal 1500 pur essendo invalso l’uso di tale termine solo dagli anni ’60. La codifica di questo modus operandi è opera dell’FBI che così definisce chi commette due o più omicidi in tempi diversi, anche in modo diverso in quanto generalmente, precisa la Venturi Alvino, i Serial Killer affinano il loro operato di omicidio in omicidio e modificano la loro modalità di azione. Bice Carrara può quindi essere considerata una omicida seriale che considera la morte come soluzione: se non puoi essere mio allora meriti di morire. Altri interessanti interventi tra cui la ricostruzione del “suicidio” nel video qui allegato. “Maritza: i misteriosi delitti della chiromante” è edito da Diabasis.