di Marco Maria Freddi
Ah, sì certo, come potrei dimenticare la tanto acclamata “discontinuità” in campagna elettorale? E’ incredibile come la giunta di sinistra di Parma sia riuscita a mantenere una continuità così sorprendente con l’amministrazione precedente dove il punto di caduta è stata la vicenda di via Pasini. Davvero un risultato straordinario!
E cosa dire delle pedonalizzazioni? Una pausa estiva di riflessione su questo argomento così cruciale, tradotta dal politichese come “prendiamo tempo per questioni di consenso delle categorie”. È così rassicurante vedere come le decisioni politiche siano prese in base al consenso delle categorie e non, ad esempio, al beneficio dei cittadini o al miglioramento della qualità della vita in città. Guardando all’Europa, dove da decenni i centri storici chiusi al traffico hanno riportato vita ed economia, è davvero esilarante constatare come l’amministrazione di Parma, nonostante gli amministrativismi comuni a tutti i comuni italiani di sinistra e di destra, sia ancora ferma agli anni Ottanta.
Sembra che i capi cacicchi si siano rifugiati nei ricordi nostalgici di quel periodo, senza preoccuparsi dell’interesse complessivo della città. E che dire del governo per il governo? Questa amministrazione bradipo sembra vivere nella cultura politica bonacciniana, dove i sondaggi (di berlusconiana memoria) sono prioritari rispetto all’interesse generale. Sono davvero dei visionari, incapaci di rendersi conto di vivere nel ventunesimo secolo.
Ma, oh, giusto, siamo un paese conservatore, quindi è normale che un sistema politico bradipo sia il nostro orgoglioso erede. Davvero, mi domando: dove è finita quella tanto acclamata discontinuità di cui si parlava in campagna elettorale? Sembra che sia svanita nel nulla, o forse è solo stata uno dei tanti slogan vuoti che ci vengono propinati. Ah, sì! Vi ricordate della tanto decantata discontinuità in campagna elettorale?
(11 luglio 2023)
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