di Redazione Parma
La candidatura a Primo Cittadino dell’ex sindaco Vignali non ci rassicura in quanto è stato il primo responsabile della chiusura del centro storico, del posizionamento indiscriminato di colonnotti davanti a negozi e abitazioni, creando disagi a a chi abita e lavora in centro storico. Da quell’epoca è iniziata la desertificazione del centro, la trasformazione dei negozi dei borghi in garage e se parliamo della Parma da bere, con il modello di via Farini, anche del degrado diventato ora insostenibile in tutto il centro storico. Da anni la vivibilità soprattutto di via Farini è cambiata a favore di una conflittualità tra chi vive la notte con eccessi, schiamazzi e maleducazione e i residenti costretti ad attivarsi per tutelare il loro diritto alla salute.
Più che continuità tra la giunta Ubaldi e quella di Vignali dobbiamo parlare di affinità di fatto tra Vignali e i 10 anni seguenti, con l’obiettivo del salotto buono della città inaccessibile e desertificato Riteniamo che la chiusura del centro senza prevedere ulteriori parcheggi e soprattutto una politica di reale potenziamento di una mobilità pubblica di massa sia stata deleteria per la vivibilità del centro storico e l’Oltretorrente.
Il Sindaco Vignali bloccò il progetto di metropolitana che egli da assessore aveva fortemente voluto e approvato, ma senza però realizzare un’alternativa di trasporto rapido di massa che compensasse la riduzione di accessibilità al centro storico da lui stesso creata. Inopportuno, quindi, che chi ci ha portato a questa situazione ora si erga a paladino degli interessi del centro storico.
Così un comunicato stampa del Comitato Parma in Centro inviato in redazione.