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Successo per la manifestazione contro il regime iraniano

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Sabato 28 giugno, la comunità iraniana di Parma ha dato vita a una manifestazione in Piazza della Pace per sostenere la lotta del popolo iraniano contro il regime islamico, in nome della libertà, della democrazia e della verità.

Non è stata una semplice manifestazione: è stato un atto di rottura.
Un grido collettivo che da Parma si è unito alle voci di chi, dentro l’Iran, rischia tutto per liberarsi da 45 anni di oppressione, oscurantismo, violenza e terrore.

In piazza, non c’erano solo iraniani.
Accanto a noi si sono schierati con coraggio le associazioni “7 Ottobre Parma”, il gruppo degli studenti israeliani dell’Università di Parma, l’associazione Pro Israele Parmense e anche l’UAAR – Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti.
Ognuno con la propria identità, ma uniti dalla consapevolezza che la libertà non è negoziabile. Che l’Iran libero non vuole far parte del blocco islamista-russo-cinese, ma desidera tornare nel mondo libero, accanto all’Europa, agli Stati Uniti, a Israele e a tutti i popoli che difendono la dignità umana.

Dalla piazza è partito anche un messaggio inequivocabile ai cosiddetti “pacifisti” da salotto e ai finti progressisti: quelle manifestazioni in cui si invoca la pace ma si sventolano le bandiere di Hamas, Hezbollah e della Repubblica Islamica, non hanno nulla a che vedere con la pace. Sono piazze al servizio del terrore islamista, e chi le anima è complice della violenza, non oppositore.

Con la stessa chiarezza, durante l’evento abbiamo rivolto un appello durissimo ma giusto a chi, anche in Italia e a Parma, sostiene o giustifica il regime.
Il messaggio è semplice: chi oggi sceglie di stare dalla parte degli oppressori, domani dovrà rispondere davanti alla legge. Nella nuova Repubblica dell’Iran non ci sarà vendetta, ma nessuno si sottrarrà alla giustizia, e nessuno potrà più nascondere le mani sporche del sangue degli innocenti.

Un ringraziamento sentito va a quelle forze politiche che hanno risposto con coraggio al nostro invito, in particolare a Fratelli d’Italia, presente in piazza tramite il Consigliere Regionale Priamo Bocchi, che ha portato un messaggio di pieno sostegno alla nostra causa, e alla Lega di Parma, che pur non partecipando, ha espresso la propria solidarietà tramite un messaggio ufficiale dell’onorevole Laura Cavandoli.

Purtroppo, nessun altro partito, gruppo consiliare o rappresentante dell’amministrazione comunale ha voluto essere presente, né ci ha inviato alcuna dichiarazione pubblica di supporto.
Un’assenza pesante. Due anni fa molti parlavano di solidarietà.
Oggi, quando serve davvero, si voltano dall’altra parte.
Ma almeno ora è chiaro chi c’è, e chi invece preferisce restare in silenzio.
E questo, per noi, è già una conquista: ora sappiamo su chi possiamo contare davvero.

La manifestazione ha purtroppo subito alcune provocazioni gravi, in particolare da parte di gruppi di giovani — vere e proprie “baby gang” locali — infastiditi dalla vista della bandiera israeliana accanto a quella iraniana.
Hanno tentato di disturbare l’iniziativa con atteggiamenti aggressivi e provocatori.
Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, che ringraziamo profondamente, non ci sono stati scontri.

Ma non erano soli.
Tra la folla abbiamo riconosciuto anche alcuni volti noti del movimento pro-palestinese locale, già presenti in altre manifestazioni anti-israeliane.
Abbiamo già provveduto a segnalare la loro presenza alle autorità competenti.

A tutti loro, e soprattutto ai centri sociali, ai partiti extraparlamentari e ai gruppi “progressisti” di facciata, vogliamo mandare un messaggio chiaro:
non vi permettete più di usare il nome dell’Iran per le vostre narrative ideologiche.
Non parlate per noi. Non ci rappresentate. Tra di voi non c’è nemmeno un iraniano.
Il nostro popolo combatte per la libertà. Voi, per ideologia.
Siamo su fronti opposti. E noi ve lo diremo in ogni piazza.

La piazza di oggi ha mostrato che la diaspora iraniana è viva, è forte, è determinata, è unita e non resterà in silenzio mentre il regime massacra il nostro popolo.
Abbiamo fatto una scelta chiara: stiamo con chi combatte per la democrazia, per la libertà, per la verità.

Il popolo iraniano e quello israeliano sono fratelli e sorelle.
Sono fianco a fianco nella lotta contro il regime islamico e contro il terrorismo.
E lo saranno fino alla vittoria.

Parma oggi è stata dalla parte giusta della Storia.
Chi ha scelto di non esserci, ha perso un’occasione per dimostrarlo.

Firmano il comunicato,

Donna, Vita, Libertà.
Viva l’Iran libero.
Am Israel Chai
Viva l’Italia
Abbasso il regime islamico in Iran

 

 

(30 giugno 2025)

©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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