di Marco Maria Freddi
Ci sono temi che fanno fatica a passare. Uno dei temi cruciali che fa fatica ad entrare in certe dinamiche riguarda l’ambiente, i cambiamenti climatici e la necessità di adottare nuove abitudini e consumi sostenibili a livello planetario, considerando che le risorse sono finite. Ci sono ostacoli rappresentati dalle destre scettiche riguardo ai cambiamenti climatici, destre sovraniste e nazionaliste che potrebbero presto prevalere in Europa e che cercano il consenso elettorale anziché affrontare la questione ambientale in modo serio.
In questo contesto, il Comune di Bologna e il suo Sindaco Matteo Lepore si distinguono per la loro comprensione di ciò che ci sta attorno.
Molte città in tutto il mondo stanno adottando politiche per migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti mortali. Obiettivi come “zero morti in strada” fanno spesso parte di iniziative più ampie che mirano a rendere le strade più sicure per tutti e anche a ridurre le emissioni e a scoraggiare l’uso dell’auto privata. Purtroppo, a Parma, la sinistra ha chiuso gli occhi negli anni ’90 e solo di recente ha iniziato a considerare la questione ambientale, sembra ancora essere influenzata da dinamiche elettoralistiche superate, che sono state ben adottate dalla destra e da una visione governista che ha contaminato il Partito Democratico per anni.
L’amministrazione locale, definita non a caso bradipo, è lenta nel prendere decisioni e sembra valutare attentamente ad ogni piè sospinto dove guadagna e dove perde voti, come se fosse un farmacista che bilancia ogni piccolo ingrediente e non si rende conto che le politiche locali, al di là delle dinamiche amministrative che procedono anche senza l’intervento politico, hanno la responsabilità di creare cultura politica e gettare le basi per scelte importanti. Questa cultura politica sarà fondamentale nelle prossime elezioni politiche europee, le uniche che hanno un reale impatto politico.
Leggendo i post dei giornalisti locali e dei rappresentanti della destra parmigiana, sembra che la questione della velocità di trenta all’ora o della chiusura del centro sia già chiusa prima ancora di essere discussa. Se ciò fosse vero, mi chiedo a cosa serva una giunta di sinistra dato che le amministrazioni locali procedono anche senza l’intervento politico se non creano argini né promuovono una cultura politica per le elezioni che influenzeranno il futuro dei nostri figli. Esistono temi che fanno fatica a passare e ci sono politici che sembrano già morti ancor prima di iniziare a governare. Spero che questa non sia la conclusione della prima esperienza di sinistra a Parma in tempi moderni, perché il presente, più che il futuro, richiede una leadership politica che affronti con determinazione e lungimiranza le sfide ambientali che stiamo affrontando che sono al centro di tutte le politiche che si riconoscono nei valori fondativi dell’Europa.
(14 luglio 2023)
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