di Redazione Parma
Abbiamo ricevuto nelle scorse ore un comunicato intitolato “Ubriaco cade per strada dalla bicicletta, denunciato dalla Polizia Locale”; il titolo suggerisce, come si nota, che via sia causa ed effetto tra l’ubriachezza (che non può essere molesta visto che l’uomo si è schiantato in bicicletta da solo) e l’arresto che sarebbe contro ogni norma attualmente in vigore, in mancanza di reati specifici.
Le cose poi sono spiegate in corpo di comunicato stampa, con assolutamente esagerato autocompiacimento, e vanno diversamente. L’uomo dà false generalità, rifiuta l’alcool test, risulta gravato da precedenti, e via di questo passo. Sussistendo dunque le condizioni per l’arresto in accordo con le legge, che bisogno c’è di rendere pleonastica ogni parola sull’intervento con frasi ad effetto che suggerirebbero addirittura la capacità di essere nel posto giusto al momento giusto per acchiappare il colpevole senza nemmeno essere chiamati?
La casualità esiste, ma la causalità funziona meglio. Anche ai fini della comprensione dei fatti. E riteniamo, da operatori dell’informazione, che proprio l’informazione istituzionale diventi più credibile quando non è gravata da eccessivi, anche se non detti, siamo stati bravi. C’è fiducia nelle istituzioni, nonostante l’Italia, gli Italiani e i nostri brutti vizi, le lamentele e il puntare il dito; c’è fiducia sul serio. Non c’è bisogno di esagerare.
Questa evoluzione della Città di Parma nella “Parma sceriffa”, è nefasta, oltre che mendace. Non basta un taser, non basta un comunicato stampa che gronda ego, non basta una campagna elettorale libertaria, non basta avere gli assessori-sceriffi in pallida imitazione del mai troppo dimenticato sindaco Gentilini (quello di Treviso), non basta Michele Guerra Sindaco del quale abbiamo grande stima, per potersi permettere di trasformare la città in Parma Sceriffa in un contesto sociale che è tutto, fuorché emergenziale. Certo è che, a forza di evocarle, poi le tensioni sociali arrivano. E nemmeno lì basterà un taser. Perché come dice uno che ne sa più di noi, se non c’è la cultura, la tecnologia serve a poco.
(26 agosto 2022)
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