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Un piccolo viaggio digitale dentro l’Italia delle regioni e della cultura popolare attraverso le Fiabe italiane di Italo Calvino. Un’immersione nei racconti del folklore e nella tradizione orale, raccolti e trascritti dal grande scrittore negli anni Cinquanta del ‘900, e ora interpretati da un settetto d’eccezione di attrici e attori, in dialogo con le illustrazioni originali di Dario Moretti. Il nuovo progetto, prodotto da Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, è in corso di pubblicazione sul canale YouTube Solaresfondazione. La prima fiaba, «La bambina venduta con le pere» letta da Tosca D’Aquino, è già online. La seconda, «Il Re selvatico» letta da Piergiorgio Gallicani, attore storico del Teatro delle Briciole, sarà disponibile a breve, seguirà «Il Principe che sposò una rana» letta da Laura Marinoni e successivamente, una alla volta, le altre: «Fanta-Ghirò persona bella», «L’Orco con le penne», «Il palazzo delle scimmie», «Cricche, Crocche» e «Manico d’Uncino». Le fiabe saranno quindi pubblicate anche sulla nuova pagina Facebook di Solares. Nuovo format concepito su misura per il digitale durante la pandemia, non versione video di una produzione nata in precedenza per il pubblico dal vivo, il progetto «Fiabe italiane di Calvino» è un primo segnale della ripartenza del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti e della sua volontà di una ripresa di contatto con il pubblico e con la Città: un regalo fatto ai bambini e alle famiglie di Parma e d’Italia, in attesa di poter presentare, anche in vista della auspicata riapertura dei teatri, la nuova programmazione delle attività elaborata in questi mesi.
Tosca d’Aquino, Piergiorgio Gallicani, Laura Marinoni, Galatea Ranzi, Leonardo De Carmine, Paolo Briguglia, Lino Musella leggono sette fiabe scelte dalla memorabile raccolta che l’editore Einaudi pubblicò per la prima volta nella Collana I Millenni nel 1956, segnando una data spartiacque nella cultura italiana. La casa editrice aveva infatti iniziato a stampare, nella Collana dei Classici della fiaba, le strenne dei fratelli Grimm, di Hans Christian Andersen, di Charles Perrault ed altri, ma una grande raccolta delle fiabe popolari di tutta Italia, che fosse anche un libro piacevole da leggere, popolare per la destinazione e non solo per le fonti d’ispirazione, non era ancora stata pubblicata. Questo nuovo progetto è l’occasione preziosa per riscoprire la geniale intuizione, umana e culturale, con cui Calvino riemerse dal suo viaggio lungo due anni nell’universo popolare delle fiabe italiane: la verità delle fiabe, e cioè che «le fiabe sono, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminìo delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna».
La relazione tra Calvino e le fiabe non si esaurisce in questo volume: tutte le sue opere ne sono interessate, sebbene in modi diversi: la sua scrittura ed il suo pensiero sembrano essere attraversati dal favolistico, dal fiabesco. Partendo da questa premessa ed essendo queste fiabe ancora oggi, nell’era dei social e di internet, un interessantissimo oggetto letterario, in quanto tramite fra una lontana tradizione orale ed aurale ed un presente che è solo illusoriamente continuo, siamo voluti andare controcorrente per far riscoprire al nostro pubblico il piacere dell’ascolto e del fluire della fantasia, immersi in un tempo primordiale, sospeso, archetipico. Quale migliore occasione che questi tempi di zone rosse o arancioni in cui tutti i bimbi e le loro famiglie devono per forza di cose rimanere a casa, per proporre loro queste meravigliose fiabe?
(30 dicembre 2020)
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