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Il verde in Città, consigli di Stefano Lorenzi, arboricoltore certificato ETW

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di Isabella Grassi

Il clima sta cambiando e tutti noi abbiamo sempre più bisogno di aria pulita, fresca e di posti tranquilli dover trascorrere almeno parte del tempo libero. La recente pandemia ha fatto da acceleratore a questi bisogni e in particolare alla necessità, non più semplice desiderio, di avere zone di relax ben tenute e ben curate in ambito cittadino.

Parma sotto questo punto di vista è fortunata in quanto tra il torrente che la attraversa e i numerosi parchi in città dispone di un patrimonio verde non indifferente, ma purtroppo trascurato. Le nuove generazioni non possono ricordare le rose che adornavano i ponti cittadini e le aiuole fiorite, ma quello che è più triste ha meno viali alberati e  parchi maltenuti.

Se queste semplici considerazioni sono quella di una comune cittadina, come ovviare a tale problema è compito degli esperti del settore e per tale ragione mi sono rivolta a Stefano Lorenzi, arboricoltore certificato ETW (European Tree Worker), socio di Associazione Arboricoltori (Associazionearboricoltori.it) l’associazione di categoria degli arboricoltori certificati in Italia, che è stato recentemente relatore di un incontro nel Parco della Cittadella su questo argomento.

Alla mia domanda su come fare per migliorare il verde e le alberature in città mi ha risposto, non senza un moto di compassione, che la prima cosa da pensare è quella di creare dei progetti a medio e lungo termine integrati tra urbanisti, agronomi, paesaggisti e arboricoltori.

Il verde, spiega Stefano, non è un’entità scollegata dalla città e va vissuto dai cittadini, e per tale ragione va progettato, curato e sviluppato tenendo conto di tutti gli aspetti ad esso legati. In particolare Lorenzi sottolinea come gli alberi debbano essere seguiti fin dal vivaio, creando una filiera virtuosa tra amministrazione e coltivatori. Sottolinea con un vago senso di ovvietà come quando si progetta un viale o una piazza si debba dare il giusto spazio alle radici pensando a come saranno in età adulta, utilizzando superfici permeabili all’aria e all’acqua per evitare poi che l’apparato radicale sollevi i manufatti.

Sottolinea infine come sia necessario intervenire con un programma prestabilito almeno 10 volte nei primi 8 anni dall’impianto con potature di allevamento, irrigazioni di soccorso e gestione della chioma e decompattamento radicale. Nel caso di impianti ex novo, alla mia domanda su quali alberi scegliere sostiene come sia giusto usare anche alberi da frutta nei parchi cittadini così da creare delle piccole food forest in aree magari abbandonate.

Nel caso di alberate presenti è fondamentale, invece, avere un quadro completo della situazione arborea e decidere su cosa sostituire e  su cosa conservare. Nel fare questo bisogna fare comunicazione reale e vera ai cittadini spiegando tutti i passaggi.

Entra poi nel dettaglio il nostro esperto quando spiega come un programma vero e reale vada fatto insieme agli arboricoltori e ai tecnici comunali di conservazione e gestione degli alberi monumentali del comune,  di come debba andare da un reale censimento degli stessi, alla loro cura, alla loro valorizzazione culturale con la realizzazione di mappe e informazioni turistiche e storiche a riguardo.

Sul come dovrebbero essere realizzate le potature ci spiega come non debbano mai essere capitozzature o drastiche riduzioni, di come i tempi degli alberi vadano rispettati.

Spesso si ricorre a tale pratica, convinti che sia necessaria ai fini di un contenimento verso edifici o altro, ma nell’escluderla categoricamente Lorenzi spiega come si possa e si debba evitarla anche in tali frangenti calendarizzano 3 potature in 5 anni (6 stagioni vegetative), riducendo progressivamente l’albero o gli alberi.

Gli alberi non hanno solo rami e chiome da curare, ma necessitano anche di attenzioni per le radici, che parimenti vanno gestite e curate. Nei parchi ad alta o altissima frequentazione va previsto un intervento annuale di decompattazione del terreno tramite apposite macchine tipo BIOLIFT, con apporto di biostimolanti radicali di origine vegetale, eliminando quanto più possibile i prodotti chimici o di sintesi.

Rispetto ai tempi di intervento, se si debba rispettare una determinata stagionalità risponde come sicuramente sia necessario calendarizzare i lavori per salvaguardare i periodi di nidificazione e di vegetazione degli alberi e come non si debba MAI potare a Maggio o Ottobre, su come invece si debba dire SI alle potature verdi di fine giugno e luglio.

Bastano pochi accorgimenti per salvaguardare gli impollinatori, e non bisogna dimenticarsi di stare molto attenti a quando si eseguono i trattamenti antizanzare o altri trattamenti.

Sulla fruibilità integrale delle zone verdi, Lorenzi non esita a spiegare come possa essere utile avere nei parchi degli alberi habitat o delle zone habitat anche interdette al pubblico con funzione di generatori di biodiversità.

In alcuni parchi se gli alberi sono in sofferenza e si sta procedendo al compattamento del terreno, per tutta la durata del trattamento è consigliabile interdire la zona in maniera radicale al passaggio umano e veicolare.

Sulla scelta degli attraversamenti delle zone verdi Lorenzi fa presente come per i viali, siano essi ciclabili o marciapiedi vi sono diverse tipologie di materiali siano essi cementi o asfalti traspiranti, spiega come il mercato offra tante alternative e la scelta corretta serva anche alla regimentazione delle acque.

Per la manutenzione ordinaria un ottimo consiglio consiste nell’usare gli scarti di potatura come legno macinato per impiegarli nelle aiuole come pacciamatura, pretendendo dalle aziende la macinatura sul posto.

Sulla scelta dei tappeti erbosi il consiglio dell’esperto è quello di ritenere come preferibile limitare piccole zone di design e rappresentanza e puntare a prati fioriti e con pochi sfalci tutti a mulcing, limitando al massimo i trattamenti ai prati.

Consiglia di fare il primo taglio a maggio inoltrato proprio per favorire le fioriture e prevedere aree dove il prato non  venga mai tagliato o rotonde dove si seminino appositi miscugli fioriti.

Ritiene inutile fare appalti al ribasso che comportano che per rispettare tali costi le aziende tagliando l’erba macinino anche i rifiuti, spargendo così plastica e altro in ogni dove. E’ sicuramente preferibile fare meno tagli, ma più accurati.

Un aspetto da non dimenticare, pena titoli di cronaca non rassicuranti è la sicurezza, e per garantirla al meglio occorre informare la cittadinanza, occorre fare cultura sulla sicurezza legata agli alberi, organizzando convegni dove si spiegano le caratteristiche degli alberi e la loro funzione, se ne illustrano i benefici e la loro corretta cura. Per realizzare questo aspetto, tutt’altro che secondario spiega Lorenzi, un Comune consapevole non può demandare a semplici giardinieri o agronomi generalisti, ma deve necessariamente incaricare operatori specializzati nella cura degli alberi in ambiente urbano

Una amministrazione pubblica accorta deve richiedere certificazioni di qualità in arboricoltura come l’ETW e l’ETT.

Diffondere la corretta cura del verde è d’interesse pubblico e deve essere realizzata con una ampiezza e profondità reale e non di semplice facciata, deve coinvolgere realmente i cittadini partendo dalle scuole elementari, con programmi di didattica arborea che sensibilizzi i bambini alla valorizzazione degli alberi della propria città.

“Questo è quello che vorrei da un’amministrazione moderna ed attenta realmente al verde.”, così conclude Stefano Lorenzi, che ringrazio per la disponibilità dimostrata sia durante l’evento da lui presieduto in Cittadella lo scorso 29 aprile “Alberi e città: per capire gli alberi”, dove ha illustrato i concetti qui ribaditi riuscendo perfino a dialogare con Luciano Vezzani il “volontario storico della Cittadella” sia per quella odierna di questa breve chiacchierata.

Felice di aiutarlo a diffondere la cura del verde e aumentare così la consapevolezza dei cittadini, principali fruitori, mi associo alla sua speranza che ogni amministrazione ne faccia tesoro.

 

(8 maggio 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 

 

 



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