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Al via alla XXIV edizione di ParmaJazz Frontiere Festival dal 25 ottobre: oltre un mese di programmazione, fino ai primi di dicembre, per un Festival che, come tradizione, mescola produzione, grandi ospiti e formazione. Antiche Presenze, Futuri Misteri: questo il titolo, come sempre giocato su poesia e suggestione, scelto dal Direttore Artistico Roberto Bonati per un’edizione che vedrà salire sul palco nomi come quello di Arve Henriksen assieme al Trio Mediæval (25 ottobre – Teatro Farnese) o, per rimanere in ambito nordico, il progetto svevo-giapponese del Trees of Light (27 ottobre – Teatro Farnese). Spazio anche alle giovani generazioni con il batterista Pedro Melo Alves, vincitore del Premio Giorgio Gaslini 2019, che salirà sul palco della Casa della Musica, il 7 novembre), insieme al chitarrista Pedro Branco; a seguire il Gabriele Fava Group. Fra i grandi ospiti del festival ci saranno anche Tor Yttredal (24 novembre – Voltoni del Guazzatoio) in duo con Roberto Bonati in una nuova produzione e Morten Halle (2 dicembre – Casa della Musica) in trio con Alberto Tacchini e Roberto Bonati. Mario Piacentini (9 novembre – Casa della Musica) regalerà le suggestive note del suo pianoforte proponendo il progetto Kryptikós. Tra le nuove produzioni il nuovissimo solo di Vincenzo Mingiardi: un concerto per chitarra dal suggestivo titolo di 969/019 (23 novembre). Fra i temi ricorrenti del Festival anche il rapporto fra musica e spiritualità che quest’anno sarà al centro del repertorio di ispirazione sufi di Kudsi Erguner, uno dei più importanti suonatori di flauto ney, e Pierre Rigopoulos alle percussioni (9 novembre – Casa della Musica).
Un grande spazio è dedicato alle nuove generazioni, giovani musicisti, nati all’interno del Festival, che stanno crescendo artisticamente: la nuova produzione di Luca Perciballi, impegnato nel workshop He do the police in different voices con il Liceo Bertolucci , prezioso momento di formazione che si conclude, come ogni anno, con un concerto (16 novembre – Casa Della Musica); ma anche Andrea Grossi con il suo Blend 3, e il Roberta Baldizzone White Quartet (entrambi il 16 novembre – Casa della Musica). L’appuntamento con la Stanza per Caterina (3 novembre – Casa della Musica) sarà affidato ad Areni Agbabian, pianista, cantante e compositrice americana di origini armena. Non poteva mancare l’appuntamento con Roberto Bonati e la sua Chironomic Orchestra (10 novembre – Voltoni del Guazzatoio). E con un altro appuntamento ormai annuale per il Festival, quello con Cartoons in collaborazione con il Teatro Regio (30 novembre – Ridotto del Teatro Regio). Così come il tradizionale concerto dell’European Academy Ensemble (28 novembre – Casa della Musica) che quest’anno vedrà incontrarsi sul palco gli allievi dell’Academy of Music and Drama di Göteborg, della Faculty of Performing Arts di Stavanger, della Norwegian Academy of Music di Oslo, oltre al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma.
ParmaJazz Frontiere, membro della rete dello Europe Jazz Network, della rete I-Jazz e dell’Associazione Remo Gaibazzi, fa parte delle iniziative di Parma2020 ed è un festival realizzato con il contributo di Comune di Parma, Regione Emilia Romagna, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Dallara Automobili, Reale Ambasciata di Norvegia, Unione Parmense degli Industriali e con la collaborazione di Casa della Musica, Fondazione Teatro Regio, Complesso Monumentale della Pilotta, laFeltrinelli Libri e Musica di Parma, Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, Department of Music and Dance dell’Università di Stavanger, Academy of Music and Drama di Göteborg, Norwegian Academy of Music di Oslo, Liceo Musicale “Attilio Bertolucci” e Phocus Agency.
Informazioni (prenotazione biglietti): info@parmafrontiere.it | Tel 0521.238158. Per il programma completo www.parmafrontiere.it
(16 ottobre 2019)
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