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L’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna vara il programma triennale per la Promozione culturale 2019-21: 10,1 milioni di euro in tre anni

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di Redazione #EmiliaRomagna twitter@gaiaitaliacomlo #Cultura

 

 

Oltre 10,1 milioni di euro per la produzione, la diffusione e la fruizione di attività culturali e per progetti e iniziative di interesse regionale: approvato oggi in Assemblea legislativa il nuovo Programma per la promozione culturale, previsto dalla Legge regionale 37 del 1994. La Regione prevede di investire 3,8 milioni di euro nel 2019, circa 300 mila euro in più rispetto al 2018. Nel triennio precedente erano stati sostenuti 687 progetti, con un investimento regionale di 9 milioni e 639 mila euro nel triennio.

“Il Programma per la promozione culturale– ha spiegato l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti-, riguarda un’ampia platea di associazioni e realtà emiliano-romagnole e le risorse stanziate sono spesso fondamentali per realizzare le stagioni estive di molti comuni”.
“Il numero di soggetti coinvolti- aggiunge Mezzetti- è cresciuto nel tempo da 216 a 298. Le novità, rispetto alle programmazioni precedenti, riguardano in particolare le Unioni di Comuni, che potranno convenzionarsi con la Regione per ottenere finanziamenti da destinare a progetti culturali consolidati, ottenendo così maggiori garanzie sui fondi da utilizzare, oltre ad un fondo di 100 mila euro destinato a supportare le iniziative di promozione culturale all’estero, grazie a uno specifico invito alla presentazione di progetti”.

Il programma sosterrà progetti di soggetti pubblici e privati, in un ‘ottica di equilibrio territoriale, valorizzando le esperienze più significative e consolidate e le realtà più deboli; iniziative innovative, con particolare attenzione ai linguaggi contemporanei. Promuove inoltre la circuitazione internazionale di progetti e attività mirate a valorizzare il patrimonio e le iniziative culturali, in una logica di integrazione e coordinamento con le politiche regionali e nazionali a sostegno della cooperazione internazionale, per generare un virtuoso ritorno d’immagine e un valore aggiunto di crescita sociale ed economica.

La Regione Emilia-Romagna continua inoltre ad aumentare gli investimenti per lo spettacolo dal vivo. Per l’attuazione del nuovo programma triennale 2019-2021, approvato oggi dall’Assemblea legislativa, saranno disponibili 11 milioni e 700 mila euro per ciascun anno del triennio, 600 mila in più rispetto al triennio precedente.

L’aumento dello stanziamento a favore dello spettacolo avviene nella consapevolezza della sua importanza per la comunità regionale, come fattore di identità e sviluppo e a sostegno (in base alla Legge 13) di attività teatrali, musicali, di danza e circo contemporaneo. Il sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo si conferma, tra l’altro, tra i più articolati e dinamici a livello nazionale: al secondo posto, dopo la Lombardia, per numero di presenze e per volume d’affari, e al terzo posto per numero di spettacoli e ingressi, dopo i poli della Lombardia e del Lazio. Fortemente radicato nel territorio (con 352 sedi di spettacolo dal vivo censite nel 2016 in Emilia-Romagna, tra cui 193 teatri, di cui 77 storici ancora attivi), è al centro delle politiche culturali e oggetto di investimenti significativi da parte degli enti pubblici e di numerose imprese.

“Il passato triennio si è concluso in maniera decisamente positiva– ha commentato l’assessore alla Cultura Massimo Mezzetti-, in termini di interventi a sostegno del mondo dello spettacolo dal vivo, con convenzioni o contributi a progetti triennali. Un’esperienza che si basa su una legge all’avanguardia anche a livello nazionale e che incontra il giudizio positivo delle realtà del settore. La possibilità di programmare con garanzie di sostegno pluriennali ha dato forza ad oltre 150 progetti distribuiti su tutto il territorio regionale”.

Tra le novità del prossimo triennio, il passaggio dei progetti di sostegno alle bande, ai cori e alle scuole di musica alle nuove e più importanti forme di sostegno previste dalla Legge per lo sviluppo del settore musicale, recentemente approvata. Vengono inoltre ammessi ai contributi della Legge 13 per la produzione lirica i teatri delle città capoluogo non ancora riconosciuti teatri di tradizione e che intendano tuttavia intraprendere nel triennio la via del riconoscimento.

Nel corso del triennio 2016-18, per l’attuazione della Legge regionale n.13/99 sono stati finanziati 152 progetti di spettacolo dal vivo (6 in più del 2015): 122 tramite contributi, 30 mediante convenzioni triennali fra Regione e operatori. Sono state investite risorse complessivamente pari a 11.570.000 euro per ciascun anno del triennio, di cui 2.751.000 euro nel teatro, 358.000 euro nella danza, 3.421.000 euro nella musica, 121.000 euro nel circo contemporaneo e nell’arte di strada, 1.919.000 euro nel settore multidisciplinare. Infine, 3 milioni di euro sono stati assegnati quale contributo regionale alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna. Tra questi importi sono compresi oltre 300.000 euro destinati a bande, cori e scuole di musica, che saranno resi disponibili nel triennio 2019-2021 per altri progetti di spettacolo, considerato che i soggetti musicali sono ora finanziati attraverso la legge Musica.

Per ciò che riguarda la ristrutturazione e l’ammodernamento delle sedi teatrali, nel 2018 la Regione Emilia-Romagna ha sostenuto progetti per interventi di restauro e messa a norma, opere di risanamento conservativo e innovativo con contributi pari a 5 milioni e 630 mila euro, tra fondi Fondi di Sviluppo e Coesione e risorse regionali. Delle 35 sedi di spettacolo interessate dagli interventi (di cui 28 di Enti locali e 7 di soggetti privati) ben 26 sono teatri storici.

 





(30 gennaio 2019)

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