di Isabella Grassi, #Cultura
Robi Bonardi ha fatto ballare non solo i parmigiani ma con la “sua musica”, con il suo modo di occupare la consolle ha fatto compagnia a tutta Italia. Io sono cresciuta nelle discoteche di Parma negli anni 80-90 e lui imperversava non solo al Bogey la “mia” discoteca, ma anche in quella dell’amico-nemico Dado Simonazzi con l’Astrolabio.
Erano i tempi dove si alternavano le serate nei locali e ti si seguiva per ascoltarti, per vedere se adattavi le canzoni in base a chi fosse sulle piste.
Eri tu che ci facevi ballare, eri tu che ci plasmavi.
Le discoteche cittadine pian piano hanno chiuso, solo alcune sono sopravvissute ma tu sei cresciuto e presto le mura di Parma non ti sono bastate.
Due anni fa ho scoperto con piacere e sorpresa che avevi anche una vena poetica e così hai partecipato alla giornata di apertura dei WeekendLetterariFest edizione 2019, dove hai fatto da vero anfitrione, riempiendo con la tua presenza e la tua ars oratoria e declamando le tue poesie. Ti ho rubato questo scatto, che a te è piaciuto e mi hai perdonato alcuni contrattempi tecnici dell’inizio del festival.
Scorrendo la chat di whatsapp con te mi sono divertita a rileggere come mi avevi redarguita allorché scrivendo la tua presentazione per la partecipazione al reading avessi, come ho fatto ora, esaltato la tua parmigianità. Così il due giugno 2019: “Ciao Isabella, correggi cortesemente del mio profilo che hai pubblicato la temporaneità dicendo nello specifico che HO CURATO (al passato quindi e non come se lo facessi ancora oggi) tutta la parte: Busky, Raquette, Bread e soprattutto MENTANA 104, idem “HA COLLABORATO” con Shakespeare e Apriti Sesamo…Fammi questa cortesia subito Isabella grazie”
Ho amato sia il ciao iniziale, che rivela il tuo ma anche mio non essere nativo digitale, che il tuo “subito” . La chat prosegue pochi minuti dopo, prima che io la visualizzassi, evidentemente ti eri preso una pausa di riflessione con una ulteriore precisazione: “La parte iniziale del Disc Jockey è sicuramente vero del fatto di essere molto noto a Parma e di aver fatto ballare i parmigiani ma la mia popolarità e importanza professionale è stata soprattutto nazionale e non solo cittadina vedi se riesci di aggiustare anche questo concetto, grazie”.
Ecco non mi riesce quindi difficile riconoscerti l’appellativo di “maestro” che ti ha seguito in tutti questi anni.
Ti ho seguito nella tua popolarità, so che hai collaborato tanti anni al Festival di Sanremo, e altri avranno scritto e continueranno a descrivere la tua attività legata alla musica, io sono contenta di averti potuto apprezzare anche come poeta e di aver colto il tuo sentire.
Una cosa mi hai insegnato dunque: l’essere umile ma determinata, così come tu sei stato.
La chat ovviamente, dopo aver colto i suoi suggerimenti e il suo grazie si conclude con “A presto amica mia”.
Questa alla fine la presentazione che ne è uscita:
“Disc-Jockey storico e molto noto nella città di Parma, ha fatto ballare con i suoi dischi in vinile tutta la gioventù parmigiana dagli anni 70 in poi, e la sua notorietà si estende a tutto il territorio nazionale, ma .Robi Bonardi è anche programmista, regista, autore, critico, direttore artistico e creativo. Dal 1974 ad oggi è stato assistente, collaboratore e consulente di importanti trasmissioni radiofoniche (Radio One Special, Radio Montecarlo, Camel Discotheque, Pop-Off, Rai Stereo Notte, Radiosamente, ecc.) e televisive, musicali e d’intrattenimento per le tre Reti RAI e Mediaset, TMC . Da sempre “delfino” e collaboratore di Renzo Arbore, così come le esperienze con: Enzo Trapani, Herbert Pagani, Marco Zavattini, Franco Torti, Carlo Broccoli, Carlo Massarini, Paolo Giaccio, Gino Castaldo, Dario Salvadori, Serena Dandini, Enrico Ghezzi, Pino Leoni, Franco Cantarelli, Walter Croce, Michele Truglio, Claudio Cecchetto, Red Ronnie, ecc. Ha curato per La Feltrinelli l’incontro “Hey Mister Tamburino” dedicato a Bob Dylan inerente al Parma Poesia International Festival 2010. Ha pubblicato “Bimbo Bambo”, piccola-grande raccolta di scritti e poesie (anche con rappresentazione teatrale), è invece in Rete con la raccolta intitolata “Non Diciamo Ballate” per la Collana Salmidzsat – Biblioteca Clandestina Errabonda. Ha curato molteplici eventi e rappresentazioni Live per l’Assessorato alla Cultura di Parma e Fondazioni Culturali Italiane e Europee. In passato ha programmato e proposto gli appuntamenti settimanali del Busky, Bread e Raquette, e le sonorità del Mentana 104, nonché ha collaborato con i circuiti Apriti Sesamo, Shakespeare Cafè e la Storica Enoteca Colonna. Continua a essere uno dei Master DJ Producer e direttori artistici/creativi più impegnati e ricercati del Panorama Musicale Italiano e Europeo.
Siete curiosi di sapere che cosa ci leggerà? Non resta che venire il 6 giugno…”
Ci siamo visti e abbiamo condiviso momenti belli anche dopo il reading poetico, ma poi gli eventi culturali si sono fermati e ti sei fermato anche tu. Quale disco farai girare ora?
Buona musica maestro.
(20 marzo 2021)
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